Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Pop art

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Boatto, Alberto 50 occorrenze

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in sé l’intera forma dell’oggetto. Da Frammento di sigaretta, Calze verdi, 7 up, Braccio forte, Fianchi rossi (sempre del 1961), gli oggetti e le

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stessa sorte tocca al Telefono molle (1963) e al Tubo (1964), forse tra tutti gli oggetti di Oldenburg quello più voluttuoso e morbido al tatto

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Così, attraverso il duplice processo di mimesi e di alterazione, i commestibili e gli utensili si sono trasformati in catalizzatori di sensazioni, in

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sezione di un autobus; gli amanti impacciati nel parco; lo spaccato di un distributore di benzina. La teatralità in cui sbocca, come si è già

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realismo che sta a cuore all’artista. Simile realismo gli consente di sfociare consapevolmente e senza contraddirsi nell’artificialità illusionistica

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a misura proprio delle difficoltà cui va incontro; e gli strumenti di cui dispone il pittore sono quelli dell’analogia e del contrasto, dettati dalla

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quanto tale gli spetta il compito di verificare quale valore di forma possa sussistere nei processi della comunicazione per immagini, come pure se una

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iconografica, gli permette di lavorare indisturbato al livello del linguaggio: ciascun suo intervento mira infatti a circoscrivere gli aspetti formali del

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che ricoprono gli spazi bianchi della figura (è questo il volto vuoto ed intenerito raffigurato in Lacrime felici del 1964).

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radice è segnata da Gauguin e gli antecedenti più vicini sono Matisse e Léger, ed il risultato, tutto esplicito ed esposto, è questo liberty-luogo

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Per altro, Lichtenstein allarga ulteriormente lo spazio del suo lavoro: se gli oggetti e i personaggi hanno fissato le sue prime posizioni, la

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Gli accenti archeologici, da Tempio di Apollo (1964) a Tempio (1965), esibiscono con sfida paradossale quanto di classico appartiene al mondo dell

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opera di dimostrazione e gli elementi iconografici — spiagge, mare, monti con albe e tramonti nuvolosi, qualche frammento di colonna e un dorico

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fra gli strumenti linguistici, freddi e razionali, e i contenuti sentimentali ed avventurosi, l’infondatezza e l’assurdità di questi ultimi appare

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gli autentici valori quantitativi, funzionali e consumistici che guidano il linguaggio commerciale, ma insinuando anche la grande arbitrarietà di essi.

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’eloquenza ben intenzionata di Rosenquist. Tuttavia, questi nomi non esauriscono l’intero panorama. Tom Wesselmann vi porta, tra gli altri, il suo

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esiste oggi di comune tra gli uomini è soltanto il luogo comune, è in questa direzione che ci si deve muovere. Per ritrovare il vero contenuto dell

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orientamento che come una tendenza specifica o un determinato maestro. Gli oggetti impiegati nella impostazione costruttiva della Nevelson possiedono anch

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per il mondo cittadino e per i mezzi di comunicazione di massa è comune, variano poi i modi d’inquadrarli, e soprattutto gli strumenti di presa

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». Inflazionandosi gli oggetti mettono in luce le loro corrispondenze formali, linee, volumi, densità materica dei colori; la ripetizione quantitativa finisce per

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Martial Raysse opera una sistematica utilizzazione di tutti i materiali e gli strumenti tecnologici, dall’immagine all’oggetto standard, dal neon

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’unico protagonista delle sue affollate composizioni. Lungo le coordinate temporali nascono infatti gli attriti, le attrazioni o i conflitti, come è

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proprio ambiente, con quella piccola o vasta fetta di realtà che gli viene incontro. Con l’accorgimento preliminare di considerare tutti i materiali e i

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alquanto snobistica di ripresa del vecchio Dadaismo, come è assurdo pensare che gli anni Sessanta siano un duplicato degli anni Venti. A differenza della

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Col Neo-Dada l’universo degli oggetti si porta in primo piano, e per allacciare un contatto con esso gli artisti dispongono del gesto e della

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legamento nello spazio del quadro tra gli oggetti o i frammenti di oggetti e di immagini, tutti di disparata provenienza; il pezzo esotico come la famosa

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Per molti degli inserti ritornanti che punteggiano l’universo di Rauschenberg come gli animali, una specie di campionario di volatili, le figure

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Portando la ricerca artistica nel mezzo della città e dell’attualità ed operando su e con gli oggetti e le figure esistenti, Rauschenberg ha fornito

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la scoperta ed il consapevole sfruttamento delle possibilità produttive di eventi che possiedono gli oggetti e gli ambienti ordinari. Ogni sua

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ogni altra facoltà dell’uomo, gli altri sensi avendogli prestato o subordinato gli attributi specifici, e la vita si sprigionasse solo dallo sguardo. La

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Questo insieme non è più la totalità temporale di Rauschenberg, compromessa con la memoria e con gli ingorghi della vitalità; essa si presenta semmai

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Gli ovvi precedenti di tutta questa strumentazione si ritrovano i Rauschenberg ed in Johns, ed anche in quella figura di passaggio fra Neo-Dada e Pop

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ma alquanto ingombrante ed invecchiato come il trompe-l’oeil (sebbene il proiettore gli abbia conferito una vernice di giovinezza) che sostiene l

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Ciò che preme sottolineare, nell’intero arco sventagliato della ricerca pop, è che le immagini pubblicitarie, gli eroi dei fumetti, gli oggetti della

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Gli esponenti della Pop Art sono entrati in questo spazio anonimo, fino ad oggi inesplorato dalla ricerca artistica, senza farsi condizionare dal

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ogni ordine, della realtà e dell’arte, delle parole, delle cose e dei segni 30. Per quanto confonda gli ordini, sa bene come sia arbitrario un simile

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limite familiare. Per molti aspetti gli stessi quadri-presentazione di un singolo utensile fanno già parete; ma è in un gruppo di opere del 1962 che

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altro, di affermare la nostra preminenza mentale su di lui: è per tutti questi motivi che gli abbiamo affibbiato un nome. Dine ripete pedissequamente

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condannato alla definitiva inazione? Niente affatto, gli è permesso sempre di trasformare la tela, sull’esempio della falciatrice (Falciatrice, 1961), che

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Nella scena mobile in cui si è trasformato il quadro, gli arnesi, gli abiti, gli stessi segni finiscono per acquistare il ruolo appariscente e la

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paradossale in cui gli oggetti e le immagini vengono a trovarsi sulla tela, come attorno alla grande libertà, ma anche debolezza, che possiede l’arte

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la sua scultura ha ben poco da spartire con Dada; invece di operare su e con gli oggetti esistenti, Oldenburg ha sempre modellato in gesso i suoi

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e nel mettere da parte simile nozione fastidiosa. Ecco che nella sua automobile in materie plastiche e nei suoi telefoni moltiplica gli aspetti

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condizione onirica, in quella dell’oziosa, cedevole, voluttuosa infanzia, dove gli oggetti non oppongono alcuna resistenza ma si mostrano anzi pronti ad

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La cenestesia, che sta alla base della sua sensibilità, gli permette un continuo passaggio nella scala delle sensazioni; l’ottico si muta i; tattile

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ricaricherà di estremismo utopico e di avvenirismo, sono proprio questi gli elementi di cui la Pop Art e il Neo-Dada, come in genere tutto l’arco finale dell

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tanto progetto quanto investimento di desideri, utopia, immaginazione al potere, trasfigurazione del mondo, ecco gli obiettivi o i semplici slogan

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media industriali, ma spingendo simile parallelismo sino alla fase della circolazione, adoperando gli stessi standard quantitativi con cui i media di

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organizzate, si sono addossate, fra gli altri compiti, anche quello centrale di smascherare simile opacità del reale, di svelarlo, di portarlo alla luce. Per

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di Leo Castelli e di Sidney Janis. Possiedo numerosi ricordi degli incontri avuti con gli artisti nei loro grandi lofts e, per fortuna, li ritrovo

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